Occhietti da furetto
e quel sorrisino
che sarebbe capace di sbranarla.
Ali da rapace,
lampadina nel cervello
e quell’aria adrenalinica
da ragazzo della porta accanto.
Ti sommersi di parole
e ti raccontai filastrocche,
e tu,
ambiguo,
restavi tra il silenzio
e le parole dolci.
Musica, maestro!
Scelgo la melodia dei miei capelli
perché quando saranno lunghi,
in una treccia li calerò dalla finestra;
o forse allora
avrò ormai dimenticato di amarti.
Salii sul tuo castello un mattino
e tu sul mio ci inciampasti per sbaglio.
Eppure – che ridere! –
eravamo a dieci anni di distanza.
Ehi, credimi,
ti guardai negli occhi
quel lontano giorno,
e vidi il mondo,
il mondo che mi piaceva veramente.
Ora saltella al di qua del ruscello,
c’è Cupido che ti aspetta.
Con un briciolo di nostalgia
mi specchio nel lago
ma… non ti vedo.
Gridalo che m’ami,
voglio sentire limpida la tua voce.
Lontano dai disastri,
i draghi diventano agnelli,
e i sortilegi
si condensano in verità.
Così il cuore si rallegra
in fiabe moderne
che hanno la leggiadria
del primo fiore in bocciolo.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Elena Segato, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.