Scorre lacrima che muore
nell'angolo di cielo cieco
e tu
non riesci a vedere il mare
e neanche la pace del cuore.
Fugge una scia d'aereo
dietro un merlo del castello
e anche tu
vuoi scomparire
sotto una coperta di stelle.
Magari sarà un’altra luna
a farti addormentare,
o un'altra vita a farti risplendere.
Scivolano le ore
al limite del tormento
e su sassi aguzzi inizi a salire,
un calvario senza fede
senza un dio che ti salverà.
Magari un giorno
nell'oltreoceano dei tuoi sogni
abbraccerai il bisogno
di essere quella che non sei
e tu
crederai di non soffrire più.
Tania Scavolini 30dicembre2016
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