Pubblicato il 16/08/2010 13:00:48
Prendo la via del porto mentre respiro rabbia e cerco ancora aria per le mie illusioni e solo due parole per un cuore imbalsamato da frasi fatte, inutili architravi di vite senza senso con l'orologio a tempo.
E scappo qui guardando questo mare col sole che ci affoga e non è poi lontano. Così nell’imbrunire sembra che mi guardi e vorrebbe raccontare di navi in partenza, di storie conservate nelle maree notturne.
Sale su la luna, l’attacco con lo spago perchè non debba mai cadere giù. Ci attacco la mia vita e getto lì, sull’acqua, l’ ultimo pensiero, sasso levigato prima che affondi, senza lasciare traccia.
Il porto di Bia è il mio rifugio quando le tempestesembrano affondare la mia barchetta.
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