I tuoi occhi mi scrutano
Villeggio così in questo dorato autunno,
Alle falde del tuo amore, senza
Voler nascondermi ai tuoi occhi
Che mi scrutano l’anima.
Sordo al frastuono del mondo
Che circonda il mio essere
Sollevato come dal vento, fermo
Sospeso quasi fosse un miracolo
Ad aspettare che l’aria gonfi il temporale
Per godere di quest’acqua inaspettata.
Così ti ritrovo
Alla base di queste colline meravigliose
Impreziosite dall’uva e dal granturco e
Mite ti so, Castelnuovo,
Terra generosa d’uomini gentili.
Per ogni lato la campagna entra
Nel mio cuore devastato da cittadini stridori
E incanta la nostra casa
Meravigliandoci ancora.
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