Pubblicato il 05/08/2020 17:14:05
Le tue bianche mani sanno del pallore e del duro distacco. Piangi? È strano il pianger tuo … un’ombra sul muro si staglia là … in giardino sei tu a mirar te stessa. Ritornerai domani in sogno? Forse! Come àncora sul fondale affondi tra i detriti dell’anima scavando e del tessitor dell’ordito cerchi un nome. Non sai né mai saprai e dello scorrer dei fili ti chiedi … fin quando? Pbbl.scrivere-10.10.2017
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