Capelli d’oro come il sole che fa da manto.
Quando incrocio i tuoi occhi
finestre spalancano le braccia,
tovaglie di neve sfavillano.
Si schiudono i desideri dell’infanzia
per la bramosia cantata in sordina.
Quando incrocio i tuoi occhi
ogni ombra di tema svanisce,
si dissolve il veleno dell’erba dei campi.
Dai rovi nelle ruderi dei templi
sortiscono frutti di fuoco vermigli,
il mosto della terra annega le api.
Quando incrocio i tuoi occhi
si svuota lo spazio siderale,
le onde lambiscono i bagnasciuga
i leoni, le cerve, le colombe
tiepidi d’aria pura
mirano nascere la nostra primavera.
Quando incrocio i tuoi occhi
le pareti scottano di nuova vita,
dentro il nostro letto di natura
è eretto d’innocenza,
sempre più nuda e schiava
d’un eterno gioco di foglie.
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