Gelide folate di vento
mi trascinano schiaffeggiandomi
nell'impervio cammino.
Ho l'affanno, non respiro,
il delirio del vento non attenua il dolore
che mi trafigge il petto.
M’annienta il ricordo del tuo parlare
gelido ed imperfetto,
esploso come polveriera che ha colpito basso
lasciando macerie in giro,
aprendo un futuro scevro di sorriso.
Remo nella tempesta
che offusca e fa lacrimare gli occhi,
vorrei un pianto liberatore
che lavi tutta l'amarezza che mi possiede:
è stato soltanto un gioco fra di noi,
nessuna metamorfosi, purtroppo...
ormai l'orizzonte è chiuso,
il mio io da tempo l’ha avvertito
e mesto si ripiega su se stesso.
senza più coraggio di lottare.
Grazia Denaro
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