Pubblicato il 26/03/2021 11:23:34
E' quell'attimo prima del sonno -l'attimo che non ricordo mai- l'attimo dove sparisco e riappaio nel sogno. Ricordo l' attimo prima abitato di presenze che mi curano come mi volessero bene e poi piccole anteprime inventate di quello che poi in fondo non so. A volte ricordo il sogno -mai fidarsi delle anteprime- mostrano solo le parti più belle ma la porta no e nemmeno io che l' attraverso. Di qua restano le miserie i vestiti smessi del giorno le scarpe infangate le margherite al bosco le chitarre e i suoni i visi di cui conosco il nome che svaniscono piano. Di là non è che non ci sono ma non ne so il nome come un bambino a cui nessuno li ha detti come un bambino che nessuno attende ma io lo so che di là non sono solo e che di là mi attendo. Rare volte capita che qualcuno passi per la stessa porta nello stesso attimo come se ci attendessimo di là nella "vita sognata" per darci un nome che al risveglio non ricordo tremanti di gioiosa attesa. Ma sotto la porta, sotto la porta non sappiamo ancora chi siamo.
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