Pubblicato il 18/10/2021 09:54:17
Forse m'ha visto seduto ai bordi della fontana del mio giardino segreto poche cose nelle tasche dei calzoncini qualche tappo di gazzosa e gusci di noce pieni di cera ma con la vela per navigare. Forse era nascosta in una grotta segreta nell' angolo più buio deve avermi guardato bene quando stavo fermo fermo e la tartaruga veniva a toccarmi le dita. E non so cos'abbia visto per decidere di seguirmi lungo il sentiero e riempirmi le tasche d'altre meraviglie anche ora che di sentieri ne ho percorsi tanti e sono vecchio e stanco come credo lei anche se sembra che lei non invecchi mai. La chiamo ancora la mia fata quella che faceva filtrare la luce tra le foglie quella che quando pioveva mi trovava ripari e nei ripari trovavo sempre qualche meraviglia più di quando splendeva il sole. Ancora è vento che gonfia quella vela e soffia e fa danzare le foglie ancora nelle tasche ho le sue meraviglie ancora sta nella sua grotta del sogno le dita come bacchette magiche vibranti immerse nel profumo dolce della sua grotta che ora vedo dai bordi frastagliati e spigolosi profumo che ancora arriva forte fino a qui. Io mi riposo nelle sue meraviglie così che qui non fa mai troppo freddo e non si piange mai troppo questo è il suo dono.
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