Pubblicato il 12/11/2021 00:15:23
Scheletri avanzati al fogliame raccontateci dunque l'epopea. L'oscillazione e la caduta. E voi invece, la sorte vana di essenza appesa. Il vostro essere estremità. Voi foglie che labili celebrate la poetica del distacco. Voi che soavi traslate nel cammino del vento narrateci l'empatia che vi conduce lontano. Andate. Andate, ma con tristezza alle alberature parlate come mancanze. Siete abbandono.
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