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Gli dissi

di Ferdinando Giordano
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Pubblicato il 07/04/2022 13:58:26

 

Sei qui perché la rosa ti ha fatto

da madre riducendo gli aculei

con le mattane di marzo. Riccio

così a riva, crespo, infine filando 

dagli sguardi possibilmente altro, 

che so io, risacca sulla madre perla. 

Levighi il volume che ti richiama, 

voce di chi la voce non hai preso: 

voce attraente dell’assente cui rispondi 

al largo abbraccio con uno stretto dialetto 

familiare, che so io, tipicamente

della regione del padre e seguenti. 

Stai su questa terra nel modo che il maggese

interroga semi analfabeti scoprendo 

che la loro preparazione frutta

l’altezza e la resistenza. E per via

loro ti muovi nel turno degli amici

o, che so io, vai tra la folla spampanando

i passi a mola, limando uno stabile 

ufficio oppure riformulando i sogni

per impieghi migliori. Ricordi l’universo

in apparenza fermo e mellifluo, benché

da poco in giro si dica mosso e terribile.

Temo l’idea che al di fuori di me

chi ti coltiva venga con la falce.

 


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