Pubblicato il 26/05/2022 08:43:16
Ho sognato una strada stanotte e la notte era nera e fonda nera come l'asfalto nero e ruvido bagnato e brillante alla luna. La strada saliva come un ponte in fuga da questo mondo invisibile nel cielo nero. E più in su una buca come un pozzo profondissimo dai bordi frastagliati umidi e bianchi per il brillio di luna. Io la indicavo a tutti che non ci sprofondassero e nessuno passava. L'ho sognata ancora, da sveglio, ma il mondo però era di una saturazione esagerata di tutti i colori dell'arcobaleno la strada partiva proprio dal cuore del mondo sempre nera nera che saliva e saliva, e più su la stessa buca i bordi gialli e frastagliati in espansione poi risucchiati verso l'interno, fino a lasciare un anello blu ma anche l'anello svaniva piano in nuvole d'azzurro e lampi di luce riempiendo un cielo blu profondo e colmo di stelle. Poi tutto tornava nero. Per così poi poter ricominciare. E niente, penso che devo smettere di premermi le dita sugli occhi nella vasca da bagno, per vedere le stelle, gli astri e i buchi neri. Penso che avrei dovuto entrare nella prima buca, quella di sogno invece di mostrarla a tutti i nessuno che passavano. Così, per sondare l'insondabile.
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