Pubblicato il 25/07/2022 20:00:22
Della mia musica non ricordo che i silenzi forse un di avrò tempo d'ascoltarla e di posarmi su ogni nota come un'ala un petalo una nuvola una piuma smarrirmi in un sax come nel labirinto
e uscirne indenne Piangere a ritmo di un bel blues e scavare dentro ogni melodia la nostalgia vellutata dei tuoi occhi. Era così che mi strappavi il cuore
quando la sera era gravida di sogni e in gola si scaldava la preghiera che un minuto durasse quanto un'ora o il tempo perdesse la memoria del suo andare e del greve affanno. Della rosa non t'ho mostrato che le spine. Tutto il profumo se l'è bevuto il cielo.
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