Permettimi l'ampiezza del gesto teatrale
si va così consà anelando al vero a magnitudini inverse
il sistema ammette costellazioni in rapporto
di uno a due, gli occhi in capo al mondo
e un desiderio d'infinito che si spegne spesso
in un calice di vino o in un futuro comunque alcolico
seppure d'altri tempi.
Come vedi resta poco o niente di quel sentimento
che gonfiava le vele del petto come un monsone in mare aperto
e tutto rassegnava alle sue dipendenze.
Ma la vita ha un suo corso ottuso delle volte
per cui la rotta si perde in labirinti di pensiero
che poco hanno a che fare con la geografia dei luoghi consueti.
Una famiglia? Se ci credi. Un cane a cottimo,
una casa padronale, il lavoro dei sogni di qualcuno
un marito o una moglie, qualche amante trafelato.
I figli so piezze e core e un cuore di ricambio
in caso di una salute traballante.
Ma se non ci credi fai bene come fai
a stare tra le righe e sia sopra che sotto
un racconto stagionale delle tue imprese medievali
se non ti piacciono i finali di passaggio nella morsa del tuo sguardo.
Una cosa è certa senza amore non si può stare
che in posizione di svantaggio.
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