Pubblicato il 31/01/2023 20:30:16
Queste mani hanno stretto il mio giorno quando il dolore forzò la rugiada e dentro il cuore esplose il primo amore. Mi dissero "esiste la felicità" un giorno ed io cantai un De Profundis, al secondo vidi la vela levarsi ai venti di ponente. Con la bisaccia piena ho ascoltato le nenie che il timore dettava ed ho affrontato il destino a fronte alta sciogliendo della vita il nodo quella "fugacità" che porta un istante d'esistenza per poi reindirizzarla nel "non esistere".
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