Pubblicato il 12/06/2023 13:52:13
Io sono l'angelo straccione che parla con gli ubriachi senza nome, sui binari della metro porgendo loro l'ultima sorsata. Sono il ponte divelto di una città fantasma sono il pane azzimo, la terra smossa la pioggia acida sui campi. E sono lo scheletro legnoso d'un fiore che sguazza dentro l'acqua putrida, vecchia di tre giorni supplicandosi di sbocciare una volta ancora.
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