Svelto e scaltrito, lui è un barbiere,
rasoio in mano e dall’astuta risata.
Già, a Siviglia, svolge il suo mestiere,
Ogni bel problema risolve in giornata.
Sorriso beffardo, stampato ha sul viso,
sol barbe e capelli, taglia con destrezza.
Ma in ogni situazione, ei viene deriso,
nessun cliente può sfuggire alla tristezza.
Per le strade crea segreti complotti,
intrighi o piani, son gioco da intelletto.
Con risate e inganni, i nemici son rotti,
sol nell’usare un potente rasoietto.
Con acuti consigli e astuzia comune,
di Beaumarchais è gran protagonista.
Buffo personaggio, di mosse opportune,
spirito e arte sono sempre ben in vista.
Sì, nel suo mondo, ironico e spigliato,
tra congiure e risate, si pavoneggia.
Lingua biforcuta ora è diventato,
facendo proseliti attorno alla reggia.
N.d.A.: Libera interpretazione de “Il barbiere di Siviglia”, dall’opera buffa di Gioacchino Rossini.
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