IL COLEOTTO
C’è un coleotto dentro alla scatola
di ognuno – forse è una papera,
forse un coniglio – e forse muta spesso
ma insomma fra di noi a bassa voce
parliamo sempre del “mio coleotto”.
Risponde - bene - a domande in cinese
anche se ignora cosa sta dicendo,
e non si sa se sia vivo o sia morto,
(salvo aprire la scatola e guardare)
ma i suoi sobbalzi ci fanno saltare,
cambiare idea, smettere un amore,
o senza alcuna ragione palese
passare a un tratto da gioia a dolore.
Non si è evoluto, vive nel passato,
o in quel nome che gli abbiamo dato,
anche se certo, ognuno ha il suo,
forse diverso o solo somigliante
a quello di un amore o di un passante.
Ma quanto al mio, sperando che ci sia,
(certo, incompleto perché consistente)
e che la scatola ormai non sia vuota
mi auguro solo che sappia volare
e imparare, ascoltando ascoltato,
il cinese e poi che voli via,
verso una scatola poco distante:
due coleotti si fanno compagnia.
QuinDic24
(Secondo l'entomologo Ermenegildo Tremblay, il numero di specie compreso nell'ordine dei coleotteri sarebbe superiore al numero di tutte le altre specie animali. Sono diffusi in tutti i continenti della Terra tranne che in Antartide. La loro comparsa risale a circa 280 milioni di anni fa.)
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