Friggono in aria chiacchiere d’oro,
gonfie di vento, leggere al lavoro,
Balanzone ne sparge a mano bassa,
come sentenze che il mondo sorpassa.
E poi Brighella, con riso sgargiante,
sforna bugie croccanti e fragranti,
piccole trame dai cuori ora utili,
che al primo morso si fanno futili.
Scaramuccia, col canto, già le impasta,
serenate di zucchero e or le tasta,
mentre Pulcinella, tra un gioco e un segno,
svela del dolce, i segreti e l’ingegno.
Rugantino, dispettoso, le spezza,
Gianduia arde, Colombina disprezza,
mentre Arlecchino, tra un salto ed un lazzo,
ne ride e scherza con grande schiamazzo.
Il Carnevale ci prende per mano,
tra un morso che scrocchia e un gusto lontano,
mentre le maschere, lievi e leggere,
danzano la vita… su ali di sfere.
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