Intermittenti spiragli di luce
varcano fessure distanti
necessari ma non voluti
celano energia dolce.
Richiamano la mente distante
varcata in imprecisi istanti
dolenti in perle trafitte
solcate hanno pensieri naviganti.
È posta la chiave alla porta
impenetrabile per dolente desio
rifugiato in promessa posta
poggiata vien in tal varco rio.
Le lacrime pongono scelte
incomprensibili se non apprese
rifugiate in debolezze volte
protettive di speranze arrese.
Rimane un pian di comprensione
non presente in questa vita esente
or passata da eventi e tensione
crollata in tal bianco dolente.
Rimangono intermittenti spiragli di luce
privati or sono da voce e canto
posti in lettura da una croce
decisa e sorretta nel suo manto amato.
Trattenuta rimane la mano libera
troppo debole e foriera
attesa da sincera parola
assordata depone tal stola.
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