Pubblicato il 21/06/2025 10:01:28
Appoggia l'abito alla sedia come ogni sera poi apre le porte ai sogni e me ne regala uno come fosse uno specchio che riflette il suo nel sogno non ha nessun pudore come angelo o sposa mi dà un bianco di neve e come la neve inizia a volteggiare. Potrebbe avere gli anni miei che avevo perchè nello specchio il tempo non ha più valore e cresce il desiderio antico come il mondo mentre continua le sue acrobazie di femmina archetipa. Dà una vertigine che non è senso di vuoto forse è troppa e abusiva gioia di sprofondare nelle pieghe della pelle con cui gioca. Quello che so è che vorrei che non finisse il gioco e che lo specchio fosse un lago e tondi i seni e i fianchi onde in cui bagnarsi onde d'acqua dolce e chiara che toglie arsura e sete. Quello che so è che tutti i giorni ho sogni così belli proprio qualcuno me li hanno regalati a dispetto di quello che pensava che "sogni così non ritornano più".
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