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Tutti questi anni

di Alessandro Ferrari
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Pubblicato il 24/07/2011 11:15:37

TUTTI QUESTI ANNI

Saltai fuori nel bel mezzo della notte,
e subito rischiai di non far parte del gruppo
così promisi che avrei corso sin quando avessi avuto vita,
e giurai che avrei spinto sin quando ne avessi avuto forza
ma corsi come un cieco e lasciai i miei sogni a sbandierare
nel vento, troppo a lungo,
e la pioggia è caduta e la strada è smarrita
e gli anni sono passati,
attraverso foreste di gente che ho conosciuto;
questi anni sono passati
tra musica amata e libri da leggere;
tutti questi anni
tra tragedie nel mondo che non avresti mai pensato.
E quando hai un attimo di tempo e ti fermi a tirare il fiato
Ti accorgi che sono passati in un respiro.

Ero ancora troppo piccolo per vivere
una mancanza così grande e mi aggrappai a me stesso
e alle ombre della camera. Il pilota volò in cielo tra lamiere e benzina
la mia piccola addolorata anima vomitò parole e non smise più
e creò nuovi eroi e realtà che vedevo solo io
nel buio, nella luce,
e le pagine scorrono e gli amici scappano
e gli anni sono passati
attraverso un mare di foto che ho scattato
questi anni sono passati
tra musica imparata e libri ideati
tutti questi anni
con le centrali che esplodono e i grattacieli che cadono.
E quando hai un attimo di tempo e ti fermi a tirare il fiato
Ti accorgi che sono passati in un battito di ciglia

Entrai nel mondo del fuoco e dell’acciaio
L’acciaio andava sollevato e strappato, il fuoco era nel cuore
Là imparai a dare il meglio di me e appresi
che non mi sarebbe mai stato sufficiente
Ma ancora strinsi i denti e vidi il mio sangue
sulle mani, per terra.
E le sconfitte bruciano e le vittorie inebriano
e gli anni sono passati
attraverso un mare di medaglie che ho preso ed ho perso
Questi anni sono passati
Tra obiettivi sfuggiti e vittorie troppo piccole
Tutti questi anni
con quei cinque cerchi mai raggiunti a segnarmi l’anima
e quando inciampi in una notte in cui non riesci a dormire
Ti accorgi che sono passati nel tempo di un applauso.

Poi arrivò il mio grande fratello con la chitarra
e quella voce potente che non mi lasciò più
lo misi assieme agli altri maestri: lo scrittore che boxava,
il dottore che sparava, gli uomini con le piume nella prateria,
il cow-boy di carta e l’inventore di Macondo.
Il vento della montagna come motore
E le storie della strada dei tuoni e la terra promessa
E gli anni sono passati
Tra chitarre comprate e spartiti imparati
Questi anni sono passati
Con gli occhiali smarriti e incidenti scampati
Tutti questi anni
Con le file ai concerti e biglietti strappati
E quando ti imbatti nella canzone giusta alla radio
Ti accorgi che sono passati nel tempo di un assolo.

Mi persi, un giorno, d’estate
in un improvviso grande dolore
e il mio sangue
che cadeva sulla polvere bianca
non coagulava
e non aveva nulla di nobile.
Sconfitto
salutai una parte di me
che non avrei visto più.
Sconfitto,
gridai NO al cielo
con quanto fiato avevo
e infine entrai in un buio tunnel di dolore.

Sconfitto ma non domo tornai sulle vecchie strade
E mi trovai migliore di prima perché il dolore fortifica
Ripresi i miei maestri e lastricai ancora la strada
D’oro, d’argento e di bronzo e la feci brillare
Per un’ultima splendida volta
E mi misi a correre verso nuovi sogni che lassù
Chiamavano impazienti.
E ancora gli anni son volati
Davanti ai miei occhi di bimbo mai cresciuto
Questi anni sono passati
Nelle mie mani curiose e ferite
Tutti questi anni
Col giuramento eterno fatto ad una donna che veniva da lontano
E quando, a volte, ti fermi a pensarci ascoltando il mare
Ti accorgi che non sai da dove sono passati.

Vorrei avere un quadro per ogni volto che è passato di qua,
per ogni compagno scomparso, per ogni affetto smarrito,
per ogni promessa tradita; vorrei una foto per ogni luogo
che ho amato, per ogni bacio che ho scambiato per ogni
vittoria che ho avuto
durante tutti questi anni
coi programmi mai finiti e le rivoluzioni fallite,
tutti questi anni
tra impegno e delusione da ingoiare ogni giorno;
tutti questi anni
con i miei eroi inventati e la natura che amo.
E appena guardo dentro il cuore
Scopro che tutto è rimasto davvero lì.
Tutti questi anni.

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