quattrostraccisullapelle
- 19/07/2014 08:02:00
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Commentarti "a caldo", prima che la mente razionale divida, analizzi e interpreti le parole, è unesperienza di emozioni, unimmediata respiazione di respiri, uninspirazione dellispirazione che ti ha reso "madre" di questa bellissima poesia. Allora commentarti a caldo diventa anche libertà da ogni sforzo esegetico ( che comunque non avrei la capacità di affrontare), per restituirti le prime impressioni. Al centro trovo un cuore puro di "figlia", nel senso di sorella di ogni creatura vivente, un cuore puro "bambino", capace di ascolto degli oggetti inanimati, se portatori di altro, di altri e altri significati. Trovo il cuore di una donna colta e fine cinoscitrice della geografia del mondo, in grado di cogliere le diverse anime dei diversi popoli, una capacità la sua, che presta loro la propria voce "disparendo" se stessa. Infine, un cuore di "madre", capace di dolore e di gioia. E tutte queste dimensioni convergono, dentro una lingua ricca dimmagini e di simboli, liberata dalle rigide strettoie di una "sintassi" logico- formale (sono approssimativo per mia ignoranza, mentre in Amina la scelta di srcivere così è lucidissima) in uno spazio invisibile, una tenda ziggurat, dove è accolto il lettore come ospite sacro, invitato a condividere il suono della preghiera originaria, priva di codici culturali, che scorre come fiume dalle acque carsiche in ciascuno di noi. Se Luca è il nome, luce è ladesso di Luca. MiaInsuperabileaPoetessa
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