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Commenti al testo di Amina Narimi
il mio posto delle fate

Sei nella sezione Commenti
 

 Nando - 17/08/2014 22:45:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Non c’è altra poetessa nei miei incontri poetici, per la quale io avverta inevitabile il "togliermi i calzari", così come accade con i tuoi versi, Amina, e ciò perché la tua poesia non finisce nelle parole, si compie già in arte, ma apre le porte all’irraggiungibile; e spesso vi respiro il sedimento doloroso che ha fecondato la tua poesia, vi avverto lo struggimento del già e non ancora, c’è come la fatica di un grembo gravido di una maternità poetica.
Non so quanto sia riuscito a esprimere la mia lettura, ma certo mi trovo ancora a pueni scalzi.
MiainsupetabilePoetessa

 Franca Alaimo - 16/08/2014 23:34:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

le parole traghettano il passato verso il presente della memoria attraverso la magica fessura della porta che dà su uno spicchio del giardino come sull’inizio del mondo, quando morte e vita non erano e tutto appariva un illimitato presente. Tali sono, infatti, i tempi verbali che Amina usa per cucire, insieme al padre, le reti del tempo immortale che solo la poesia sa stendere sulla fuggevolezza delle creature.

 Lorenzo Mullon - 16/08/2014 19:05:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

mi piace tanto il posto delle fate, perché ci siamo solo io e le fate, e sono vere
tocchiamo con la fronte il gran silenzio, e lo scopriremo nostro
come santa Teresa
poi qualcuno sbucò a consigliarla
cattivi consiglieri
che non era proprio suo
ma degli Astratti
( cioé delle organizzazioni )
e le fu tolta la libertà