Anna Giordano
- 17/03/2018 00:23:00
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Ti ringrazio Arcangelo per questo tuo approfondito commento, non può che farmi piacere. Per come hai ben sottolineato, il mio desiderio espresso attraverso questi versi, è quello di poter capire il mistero della nostra esistenza e quello del creato, compreso il valore intrinseco delle altre incognite, che alimentano, sempre di più, il desiderio di conoscere sormontando tutte le difficoltà che possano impedirne la comprensione... Grazie e buon fine settimana.
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Arcangelo Galante
- 14/03/2018 20:05:00
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Una delicata lirica, che emana un proprio fulgore, nel dipanare ogni sensazione meravigliosa, provata dallautrice, dinanzi allintenso desio di quella luce che le abbraccia lanima, avvolgendole la vista intera. Immagine di un sapere illuminante la mente degli uomini, affinché, similmente al Sole, possa diradare le tenebre dell’ignoranza alla quale, persino gli occhi, si sono abituati. Il testo è molto bello, poiché baciato da una sognante luce che latmosfera tutta riempie di invisibile leggerezza e impalpabilità. Cosicché, il lettore viene allistante rapito da una visione eterica, appartenente a una dimensione surreale, come se gli paresse di addentrarsi in una sapienza, raggiunta già solo dalle parole stesse. I tenui versi, utilizzati dalla poetessa, e il fascio luminoso che ricopre lo scenario, con un trasparente mantello cromatico, perfettamente realizzano il senso compiuto del titolo, assegnato allopera. Innegabile rimane la bellezza di questa invocazione, colma di umana speranza, affinché l’uomo possa “comprendere l’unità del creato, dell’essere unificante del reale, dell’uno e del molteplice, al di fuori di ogni parvenza”. Lintrospettiva considerazione, di fatto, racchiude in sé un messaggio molto profondo ed il valore della pubblicazione, regalando un senso di leggerezza al cuore. Cordialmente, mi congedo!
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