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Commenti al testo di Rita Mura
Aiutare

Sei nella sezione Commenti
 

 Rita Mura - 04/10/2025 14:57:00 [ leggi altri commenti di Rita Mura » ]

Ringrazio @Arcangelo Galante per il commento che porta riflessione su un tema importante e allo stesso tempo complesso.
Aiutare porta tanti esempi, piccoli o grandi, perchè in fondo aiutare vuol dire porgersi all’altro e sorreggerlo nel bisogno.
Accompagnare una persona nel bisogno vuol dire ascoltarla e porre quella mano che può essere vista o pensata in tanti modi. L’aiuto porta sempre un pensiero perchè la maggior parte delle volte è una briciola nella complessità.
E’ giusto quello che dici... una persona deve imparare dai propri errori e cadute, per questo è necessario essere cauti in ogni decisione ardua e difficile.
Il non far cadere si intende essere riflessivi nelle decisioni e consigli, aiutare non è semplice, risolvere non è facile ma accompagnare pazientemente e coraggiosamente pone un sentiero più luminoso privo di diruppi riconoscibili e bel delineati. Il buio nelle difficoltà porta all’imprevedibile ma un lume può sorreggere e riscaldare e a volte è importante tenerlo acceso per protezione.

 Arcangelo Galante - 29/09/2025 13:45:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Sinceramente non sono totalmente d’accordo nella seconda parte, che, a mio modesto parere, zoppica: sarebbe dire soltanto che si aiuta per evitare che si possa cadere. Allorché, chi è già caduto, va lasciato a terra?
Premessa fatta, il pensiero aforistico propone un’idea molto “protettiva” dell’aiuto: chi aiuta “sorregge” e “accompagna”, evitando la caduta dell’altro. È una visione bella, ma anche un po’ limitata, perché riduce l’aiuto a un sostegno continuo, quasi come se la persona non fosse in grado di camminare da sola.
Io credo che aiutare possa avere più sfumature: a volte significa proprio sorreggere, quando l’altro non ha le forze. Altre volte, invece, vuol dire lasciare cadere in sicurezza, perché dalla caduta può nascere un insegnamento e una nuova autonomia.
Spesso, è camminare accanto, pronti a intervenire, ma senza togliere all’altro la libertà di scegliere o di sbagliare.
Quindi, forse, aiutare non è sempre “impedire la caduta”, ma anche accettare che la caduta faccia parte della crescita.
E chiedo scusa, all’autrice, se mi permetto di modificarlo, nel senso di completarne il didascalico messaggio, riscrivendolo, in modo da sottolineare proprio la mia spontanea osservazione:
“Aiutare è camminare accanto: a volte sorreggere, a volte lasciare che l’altro inciampi, ma sempre pronti a rialzarlo”.
Ovviamente, la libertà di interpretare e scrivere ciò che si crede, la rispetto totalmente.
Cordialmente, saluto.