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Arcangelo Galante
- 20/10/2025 14:39:00
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Un racconto avvincente, che intreccia mistero, spiritualità e simbolismo, con un tono solenne e arcaico, quasi da leggenda sacra. L’autrice costruisce un’atmosfera densa di misticismo, dove fede e mistero si fondono in un intreccio di segni e presagi. La narrazione procede con un ritmo lento e rituale, come una cerimonia iniziatica, e il linguaggio ricco di immagini, quali l’urna dorata, le api, la croce di bronzo e il vento che apre terra e cielo, dona al testo una dimensione visionaria e simbolica. L’idea della trasformazione spirituale, che culmina nel prodigio finale? in cui i predoni vengono illuminati e redenti, conferisce al racconto una forte valenza morale e universale: il bene può manifestarsi anche nel male, attraverso la fede e il perdono. Dal punto di vista stilistico, la potenza immaginifica e l’intento spirituale emergono con chiarezza, rendendo la leggenda della croce di Lalibela una lettura evocativa e carica di simboli religiosi e umani. In ultimo, con un romantico saluto, auguro una settimana davvero soddisfacente, oltre le interazioni lavorative e sociali.
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