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Commenti al testo di cristina bizzarri
Correva con le altre sulla riva

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  Cristina Bizzarri - 24/06/2014 08:02:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Grazie Paolo delle tue parole che mi fanno sentire e capire in maniera struggente quello che ero e sono - quello che tutti eravamo e siamo quando, persi nella luce e nel suono rombante del mare, ci confondiamo in quella voce unica e universale come se tutto - noi compresi - fosse nuovo, originario.

 Paolo Melandri - 23/06/2014 19:44:00 [ leggi altri commenti di Paolo Melandri » ]

"Correva con le altre sulla riva"... la rievocazione dell’infanzia sembra un sogno! Tornare bambini, nel sonno, tornare all’origine. Chi ci osserva - osserva la nostra essenza. Guardare in volto le persone che dormono, oppure percepire le loro strane pose arcuate, acciambellate... I dormienti custodiscono il loro segreto. La notte è molto più profonda del giorno. Anche una prostituta è una carne-bambina, come Beatrice. Davanti a lei non si può che sillabare, atoni e afonici: "per Be- e per -ice / mi richinava come l’uom che assonna" (vedi Dante nella meravigliosa resa fonica di Carmelo Bene). Mi è piaciuta molto l’atmosfera sospesa... l’aurora della mente, il sorgere della poesia. Un sottinteso linguaggio pre-sillabico, pre-umano. Grazie, è davvero un grande, prezioso dono. Vale. P.

  Cristina Bizzarri - 23/06/2014 17:31:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Il mare origine, madre, essenza. Grazie dei bellissimi commenti. :-)

 Franca Alaimo - 22/06/2014 23:19:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Quando guardo una persona che dorme, abbandonata al sonno, chiunque essa sia, sento la stessa cosa e mi commuovo: mai così come in questo momento l’innocenza riappare, quell’infanzia della vita, semplice come il moto di diastole e distole che l’alimenta. Allora comprendo che non accade niente di più bello e di più vero se non l’essere al mondo. Non è la prostituta che recupera in questa poesia la sua immagine di bimba che corre nuda e libera con le altre lungo la spiaggia, ma è l’infanzia che,ogni volta la raggiunge di nuovo, quando si lava il viso ed elimina dalla pelle gli odori adulti,lasciando il suo corpo al sonno. L’infanzia non passa mai, è il nucleo attorno a cui gira la nostra esistenza, così come l’albero conserva il suo primo anello dentro il petto. Torneremo tutti così, dopo...

 Amina Narimi - 22/06/2014 22:55:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Siamo davvero così bambinissimi sulla riva di quella parola immensa che contiene il mare
Ma se ti spogli, se entri dentro nuda nell’acqua sempre uguale e senza fine, là sotto l’acqua come dentro il sonno nel respiro, possiamo dire la parola Una
stavo sfogliando gli " acquerelli" di Bastien Vivés nel " il gusto del cloro" , una ragazza nuota nello smeraldo di una piscina e sul fondo pronuncia l’intraducibile
Quel respiro che ci accomuna nudi è libero da morte,
come i bambini... Sei speciale Cristina

 Loredana Savelli - 22/06/2014 18:13:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Che meraviglia mi stavo perdendo!
E’ il mare la "parola immensa".
Una poesia perfetta, grande.

Ciao Cristina

  Cristina Bizzarri - 22/06/2014 15:00:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Cristiana: quello che noi ragazze cerchiamo no? :-)
Lorenzo: urca non ci avevo pensato ... fantastico! Lo vedi che qualcosa assorbo? ;)

 Lorenzo Mullon - 22/06/2014 14:05:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]


eccomi, sono la prostituta e il magnaccia, c’est moi, tutto in uno, però il corpo è ancora un travestimento * mento tra vesti * il nostro cappottino originario, da cui l’illusione della colpa commessa o shampista o prof

bella!

 Cristiana Fischer - 22/06/2014 10:56:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

è vero Cristina, la parola originaria è la bambina che "corre con le altre sulla riva", la comunanza la gioia e la creatività originarie!