cristina bizzarri
- 17/09/2018 09:01:00
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Credo che ci sia lo stupore allorigine del pensiero e, di conseguenza, di tutte le emozioni, credenze, ricerche spirituali. Forse siamo tutti poeti alla fonte caro Gil. Ma poi questa primigenia caratteristica si è offuscata nel corso dei secoli, è stata in gran parte sommersa - sempre a causa del pensiero - da strati di superbia, prevaricazioni, orgogli, desideri di sopraffazione e potere. Così lUomo da un Eden originario si è da se stesso destinato a un lungo e arido esilio, bene lo possiamo vedere ai giorni nostri, misere caricature dellumano ridotto a prodotto consumistico/consumatore/consumato. Ma fortunatamente cè chi, come te, non ha perso il dono dello stupore, e continuamente ce lo ricorda invitandoci a proseguire sullantico e sempre rinnovantesi sentiero, anche se da pochi calpestato. Grazie.
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Laura Turra
- 17/09/2018 08:25:00
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Gil, sposo completamente questo tuo pensiero. La Poesia è duplice stupore: quello che prova il poeta quando la realtà gli si rivela, quello che prova il lettore quando si immedesima. Scrivere una poesia significa comunicare al mondo quell’intimo fermento, condividere quel tocco che ha fatto vibrare una corda dentro noi, che ci ha spalancato lo sguardo. Un abbraccio
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Franca Colozzo
- 17/09/2018 01:20:00
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Per essere il tuo primo aforisma (almeno così mi pare) hai colto nel segno. Senza lo stupore che coglie il poeta nel momento stesso in cui i suoi pensieri prendono forma, non ci potrà essere altro che una fredda e calcolata somministrazione di versi tesi a stupire il fruitore. La vera poesia scaturisce solo dal cuore e stupisce, ancor prima degli altri, lo stesso artefice dei versi.
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