Salvatore Pizzo
- 09/11/2023 01:09:00
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Che dirne? Difficile dirne, se a parlarne è già qualcuno molto più ferrato e paludato del sottoscritto, ultimo tra gli ignoranti. Per cui voglio provare a sottolineare la visionarietà di questi tuoi versi. Magari a partire proprio dalla chiusa, dal "per sapersi un po’ libero dal fuoco e dalle sirene." Ecco, io ci vedo le vicende delloggi. Le guerre che stanno falcidiando tanti bambini, sia fisicamente che psicologicamente in tanti luoghi nel mondo. Lo so che spesso si parte da sé stessi. Ma è anche vero che, il fine ultimo, è riuscire ad andare oltre se stessi. Ecco, a me pare che tu in questi versi ci vada. Un caro saluto e grazie
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Emanuela Lazzaro
- 03/11/2023 20:52:00
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"Immagini di particolare profondità, che riportano la mente indietro nel tempo. Nel ricordo si ritrova quel che non è più: tornano le immagini, le sensazioni, le emozioni, i sapori e i suoni di un tempo in tutta la loro vivacità e nitidezza; torna il dolore per gli affetti perduti, con tutta la sofferenza e il bagaglio pesante di nostalgia e rimpianto che ogni anniversario comporta; torna la morsa della solitudine, mesta compagna di chi ha perso tutto e non ha più lacrime da versare. Infine, dalla memoria di giorni lontani, come una scintilla di fuoco che ancora arde sotto la cenere, allimprovviso affiora una lieta visione: un bimbo che impara a scrivere, anche senza lavagna o gesso: gli bastano un muro, un pugno di neve; e la consapevolezza che questo gesto gli porta una speranza di sollievo dalle brutture del mondo e una promessa di libertà". Poesia premiata nel concorso di poesia dedicato ad Alda Merini (XI edizione) indetto dallAccademia dei Bronzi 2023. La poesia è stata poi inserita nellantologia poetica "Poeti per Alda" pag. 198, il commento riportato (non è mio..) è stato redatto dai curatori del volume anzidetto.
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