Maria Musik
- 26/05/2015 17:59:00
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Ho apprezzato la "semplicità" delle risposte, la gratitudine espressa verso chi le ha dato modo di esprimersi e la consapevolezza di dover crescere in termini di competenze prima di porsi in veste critica nei confronti di altri autori, pur conservando un pensiero chiaro su ciò che maggiormente le piace. Un Premio "giovane", specie nella sezione narrativa: è una consolazione! Di fuga di cervalli (o, peggio, assenza) ne vediamo sin troppa.
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Franca Alaimo
- 24/05/2015 18:02:00
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Trovo questa intervista sorprendente per la chiara consapevolezza che Giulia ha delle sue capacità scrittorie e recitative. E, infatti, piuttosto difficile, quando si è giovani così come lo è lei, sapere esattamente cosa si vuole dire e dare al proprio pubblico. E molto interessante come Giulia cerchi di combinare insieme le sue due arti preferite, cercando di offrire nella scrittura una "visione cinematografica del mondo". Mi piace anche molto lidea che lei ha dello scrittore come di abita "un terzo non luogo", perché è esattamente quello che fa larte, quello che fa pure un regista quando sta dietro una cinepresa. Avverto piacevolmente, attraverso le risposte date, una bella energia, una decisa volontà di essere, esprimere e donare, una personalità ricca, curiosa, variegata. Che a tutto questo si aggiunga una certa "malanconia", non guasta, anzì, secondo me, è lingrediente spirituale più diffuso fra i veri artisti, il motore dellineauribile ricerca. Auguri, Giulia! Spero possa realizzare anche il sogno di diventare unattrice: il tuo viso mi sembra particolare e molto interessante.
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Loredana Savelli
- 24/05/2015 14:38:00
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Giulia Tubili ha talento da vendere. Credo che realizzerà i suoi sogni, data anche la determinazione delle sue scelte improntate ad un amore esclusivo per tutto quanto è "rappresentazione". In questo mi ricorda il citato Baudelaire, la filosofia di vita dei cosiddetti poeti maledetti. Ho apprezzato nellintervista la schiettezza delle risposte e un certo disincanto che ritengo appropriato a persone più adulte. Ma non escludo che le nuove generazioni ne siano innatamente più dotate. Cosa augurare ad una giovane aspirante attrice-scrittrice? Di coltivare i suoi sogni senza arrendersi, di guardarsi intorno, non soltanto per non perdere il contatto con la realtà, ma anzi per trarne ispirazione, come già fa. Di sporcarsi le mani con la vita. Un saluto!
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