Franca Alaimo
- 03/04/2016 22:02:00
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Anche Cristina Campo, le cui poesie sono state raccolte dallAdelphi in un solo libro, ebbe a dire di avere scritto poco e di avere voluto scrivere anche meno. Ma è evidente come per certi scrittori ciò che è perduto in quantità, viene acquisito in qualità. Mi sembra che accada così anche a Ricciardi che rivede i suoi testi più e più volte e che, addirittura, sostiene che una loro pubblicazione gli toglierebbe tale facoltà. A me piace questa lunghissima covatura; significa che lautore pesa bene le parole, il ritmo, il contenuto, e così via. E soprattutto mi piace la varietà delle sue letture poetiche: classiche e contemporanee, che la dicono lunga sulla sua preparazione. Dallintervista viene fuori anche una bella persona, sincera, non vanagloriosa,attenta alle trasformazioni che ha subito, oggi, la comunicazione. Condivido con lui lottimismo dellevoluzione verso esiti artistici anche dei nuovi linguaggi più semplici. Un grazie, ancora alla sua misura che ha reso godibile la lettura di questa intervista.
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Loredana Savelli
- 02/04/2016 23:53:00
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Che bella intervista, e che bella persona! Mi ha colpito molto il controllo dellego esercitato dallintervistato, mi sembra un ottimo metodo per raggiungere lessenzialità e lautenticità espressiva, obiettivo raggiunto, a mio avviso. Complimenti!!
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