Maria Teresa Schiavino
- 21/02/2022 10:40:00
[ leggi altri commenti di Maria Teresa Schiavino » ]
Ho sempre amato Giorgio Caproni per la semplicità quasi discorsiva con cui entra come un coltello nelle pene più segrete che affliggono luomo. Limpermanenza è sicuramente una di queste. I suoi versi sono come un vento che pareggia le dune di un deserto, quello del tempo dopo di noi. Pur nella consapevolezza di questa impermanenza si continuano i giochi, larte, la poesia, le ragioni e i torti. E come una illuminazione , un momento di chiarezza che balena fra le parole per poi subito perdersi nel tempo.
|