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Commenti al testo di Pietro Menditto
Un ricordo della fine
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Pietro Menditto
- 24/06/2014 10:22:00
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Grazie di cuore a tutti gli amici che continuano a leggermi nonostante la mia latitanza.
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Cristina Bizzarri
- 21/06/2014 23:53:00
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Mi è piaciuto molto il passaggio graduale dal tono del parlato - colloquiale, da chiacchierata con se stessi - a una prosa poetica che è un sentire ancora più profondo. E si apre alle immagini, alla vaghezza della malinconia, dopo la sferza di una dolente analisi del passato. Gli ultimi sei sette versi li trovo di una bellezza davvero struggente.
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Lorena Turri
- 20/06/2014 22:41:00
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Che bello leggerti, Pietro!
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Ferdinando Battaglia
- 20/06/2014 20:25:00
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Con il tocco di maestro che ti è proprio, hai detto lessenziale. Lamore umano è gioia intensa che soffre per la propria finitudine, come ogni bellezza creata muore.
Un abbraccio
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Cristiana Fischer
- 20/06/2014 11:36:00
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se la tua bella poesia è aperta, caro Pietro, il mio sciocco vitalismo mi spinge a modificarla così:
nel presentimento della fine di tutto, che la fine stessa
è un ricordo dellamore che cresce negli anni
e viene a posarsi su noi come cala la sera,
come sommessamente ascolta primavera.
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Lorenzo Mullon
- 20/06/2014 11:11:00
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ah, grazie, che bello, lopera è sempre aperta, questa dimensione corale della ricerca poetica è felicità alla stato brado
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Pietro Menditto
- 20/06/2014 09:03:00
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Caro Lorenzo, grazie per avermi letto. Lopera comunque è aperta, chiunque può modificarla, aggiungendo, sostituendo, togliendo...
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Lorenzo Mullon
- 20/06/2014 08:32:00
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bellissimo linizio sinceramente speravo in un finale più acrobatico, in una qualche rivelazione da fiamma etterna, da guerriero che ammira in quella tomba la spada lucente pronta a fendere ancora luniverso, per rubargli il sangue di una gioia mai provata però un altro finale si potrebbe aggiungere, si fa sempre in tempo
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