Nando
- 13/05/2017 09:09:00
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Ha ragione Cristina, una poesia sincera, direi anche di piú: onesta, quasi a sfiorare la crudezza con se stessi e con chiunque ti legga, ma questa sincerità, questa necessità di una scrittura autentica ti appartiene, è una delle tue cifre stilistiche. Un testo teatro di conflitto, non la disperazione ma il male sembra contendere alla rinascita quelle anime in pena (immagine debole? Se ne può discutere, lobiezione non va tonalmente respinta, ma in questo caso credo sia unannotazione valida in superficie non per leconomia globale del testo). Poesia dai tratti esistenziali, filosofici - sembra appellarsi ai Padri del Pensiero Occidentale ovvero ai Maestri del passato - e anche dimpegno civile, tre dimensioni, in diversa misura, su cui intonò spesso la tua voce da poeta. Una grazia leggerti, cara Valentina.
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