Commenti al testo di Rosa Maria Cantatore
Fari di rotte perdute

 Arcangelo Galante - 19/11/2017 18:53:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Una "storia" sinceramente apprezzata e profondamente condivisa per l’emblematico messaggio sottinteso e trasmesso dall’autrice, inerente a un sentimento in disuso, specialmente oggi. La compassione, esprime un rispetto per l’altrui dolore e sofferenza, dimostrando, a chiunque la metta in pratica, il possesso di una nobile umanità. Riflessioni tanto amare, quanto veritiere, emergono dal bellissimo testo. Un poetico saluto, carissima.

 Rosa Maria Cantatore - 19/11/2017 16:37:00 [ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]

ma permettiti pure ;)
Grazie, Giuseppe.

 Giuseppe Terracciano - 18/11/2017 15:40:00 [ leggi altri commenti di Giuseppe Terracciano » ]

Ciao Rosa Maria! Questo tuo scritto non mi è dispiaciuto.
Mi permetto di riproportelo per come l’avrei scritto io:

"Luci punteggiano la costa/ fin dove arriva lo sguardo/ fino alla curva della baia/ che l’ombra ammorbidisce.

Infinito e inutile/ è il tempo dell’attesa.

Nebulizzata/ dissolta/ l’ondulazione della pioggia

Limpidamente/ crudele/ incombe il cielo

Crudele è talora la bellezza,/ crudele l’attesa

Freddi astri lontani/ sono fari di rotte perdute

segnali a vuoto

incomprensibili."

-Un abbraccio-

 Rosa Maria Cantatore - 18/11/2017 15:23:00 [ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]

Grazie, Laura: il tema è affine a quello trattato in un altro mio- diciamo così- tentativo poetico, "Feroce bellezza", pubblicato qui, un po’ di tempo fa.

Sabina, un commento acutissimo. Impeccabile.
Grazie anche a te.

 Laura Turra - 16/11/2017 20:08:00 [ leggi altri commenti di Laura Turra » ]

Ciao Rosa, mi piace molto questo verso
/crudele è talora la bellezza,
crudele l’attesa.
Merita una riflessione.
Un caro saluto

 Sabina Spielrein - 16/11/2017 18:32:00 [ leggi altri commenti di Sabina Spielrein » ]

un’atmosfera dietro la quale si cela raccoglimento per elaborare la propria dimensione d’ombra; il mondo non può che rimanere privo di significato, consegnato al dominio dell’assurdo.