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Commenti al testo di Rosa Maria Cantatore
Ultimo dono

Sei nella sezione Commenti
 

 Rosa Maria Cantatore - 23/12/2017 15:08:00 [ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]

Leonora, Salvatore ...

Vi ringrazio immensamente e vi auguro un Natale, culla e preludio di serenità :)

 Rosa Maria Cantatore - 23/12/2017 15:06:00 [ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]

la poesia come meccanismo di difesa dal dolore: oh, sì, l’ho spesso pensato anch’io.

Grazie, Ferdinando.

Auguri di un Natale autentico- qualunque cosa ciò significhi per te.

 Rosa Maria Cantatore - 23/12/2017 15:03:00 [ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]

Sì, Alberto: è questione di tempo e, prima o poi, il dolore arriva.
Arrivano però anche parole intense e meditate, come quelle che tu hai, qui, scritto.
Grazie :)
Auguri di pace.

 Alberto Becca - 23/12/2017 06:21:00 [ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]

A volte la presenza spirituale, sentimentale, ideale puo’ alleviare l’ inevitabile dolore conseguente all’ assenza fisica; altre volte accade l’ esatto contrario: quando si avverte intensa questa incombente "essenza" (che non è iu’ corporale) cio’ puo’ essere causa di maggiore e piu’ profondo dolore; molto apprezzabile la veritiera e lapidaria affermazione che tutti, di fronte al dolore, mettiamo in atto (piu’ o meno incosciamenbte) meccanismi di fuga, di difesa, di contrasto (che hanno efficacia assai variabile)L’ esere umano convive forzatamente con qualsiasi tipo di dolore: dolore che pero’ è intimamente connesso alle vicende umane, che inevitabilmente prima o poi arriva e ci tormenta

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 Salvatore Pizzo - 22/12/2017 18:30:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Davvero un lampo, la chiusa, riaffermazione d’un dolore ch’è frutto d’assenza e soprattutto del vuoto che spesso ci opprime: vuoto di conforto, il più delle volte...
Emoziona...
Un caro saluto e infiniti auguri

 Ferdinando Battaglia - 22/12/2017 15:27:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

"Ma è solo autodifesa
pietoso meccanismo di ripulsa
del dolore".

Noi non lo sappiamo, ma anche così fosse, non facciamo altro che ciò che, almeno in minima parte se non per intero, facciamo con la poesia: respingere (l’assurdo) del dolore ovvero la sua indicibilità.

Chiusa significativa dell’intero testo.