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🖋 Marcel ritrovato, di Giuliano Gramigna | Nuova edizione Irelfe
con una nota di Ezio Sinigaglia
 
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Commenti al testo di Roberto Maggiani
Paesaggi inospiti

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 Beatrice Minotta - 16/03/2010 09:45:00 [ leggi altri commenti di Beatrice Minotta » ]

Sono una studentessa di lettere dell’università di Bologna.
"Paesaggi Inospiti" fa parte del programma dell’esame di letteratura italiana contemporanea.
E’ molto bello e "nuovo" studiare un’opera talmente recente da non trascinare dietro a sé pagine e pagine di critica, è uno stimolo a farsi critici in prima persona, o almeno a provarci.
Quello che vorrei sottolineare brevemente in questa raccolta di poesie è l’impiego dei tempi verbali: il presente assoluto e l’imperfetto narrativo.
Il primo è protagonista della prima sezione eponima del libro ed è utilizzato a proposito di vegetali e animali, essi appartengono al "dopo-storia", sono scatti fotografici immodificabili, assoluti. La seconda parte, intitolata "Piano d’Erba", ( ma già gli ultimi componimenti della precedente) presenta invece un impiego maggiore dell’imperfetto, riservando il presente assoluto a qualche locusta che ancora spunta in un paesaggio divenuto umano. Questo tempo verbale evoca una dimensione memoriale: tanti fotogrammi legati uno all’altro che si richiamano anche a distanza di pagine, una memoria saltellante ma pacata, immortalata in un presente (quello dell’autore) non più possibile, ma solamente ri-attraversabile.
Centrato nel senso letterale del termine è il titolo della seconda sezione "Piano d’Erba", che richiama evidentemente il paese natale di Giampiero Neri e funge inoltre da soglia tra l’erba che "sta sotto" ("l’erba del sottobosco") e quella che "sta sopra" ("Cresce l’erba sulle rovine"), relativamente l’ultimo verso della prima parte di "Paesaggi inospiti" e il secondo di "Piano d’Erba".

 Basilio Romano - 26/05/2009 22:51:00 [ leggi altri commenti di Basilio Romano » ]

Trovo luci interessanti in questa recensione ma probabilmente saranno il riflesso di gemme preziose racchiuse nel libro.