Franca Alaimo
- 06/12/2014 16:24:00
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Ho letto con autentica gioia questa recensione di Roberto allantologia "Ifigenia siamo noi", proprio perché è scritta da un uomo che ancora una volta trasmette il suo apprezzamento per il mondo femminile e che ha come "maestra" una poetessa portoghese. Capita spesso che la poesia femminile diventi una sorta di circolo chiuso: le donne leggono le donne e, in questo modo, la diversa ricchezza del loro mondo non agisce realmente. Mi fa piacere, allora, che sia stato un uomo (un intellettuale molto noto) a mettere insieme queste voci femminili e che il primo commentatore in questo spazio de La Recherche sia Roberto(intelligenza e sensibilità, le sue, a 360°). Se pensiamo che in alcune parti del mondo, alle donne è vietato studiare o ricoprire una qualche carica pubblica; che è perfino vietato loro il diritto di mostrare il proprio volto; dobbiamo ammettere che la cultura del mondo è ancora decapitata, monca e sfigurata. E necessario, infatti, per una crescita armoniosa dellumanità, che finalmente uomini e donne si ascoltino; e, secondo me, non cè terreno dincontro migliore che la poesia, in cui razionalità ed irrazionalità, realtà e sogno, verità e simboli si manifestano con linguaggi che, proprio perché diversi, chiedono di integrarsi ( non di uniformarsi, però!).Ogni volta che si ascolta un poeta ( uomo o donna, non importa) accade, infatti, che il cuore cresca, che si aggiunga un cerchio ancora più grande a tutti gli altri che la cultura ha tracciato sulla terra del pensiero.
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