Arcangelo Galante
- 01/01/2018 20:06:00
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Opera romantica, costellata di quelle piacevoli memorie sul valore del pane che, col suo genuino profumo, era in grado di solleticare percezioni buone, per gli amanti di tale alimento. Considerazioni descrittive, collegate ai ricordi di attese piacevoli, in anni che scaldavano il cuore, donando sapore, persino, alla quotidianità. I tempi son cambiati ed il pane più non si prepara in casa, perché divenuto più facile acquistarlo, anche solamente senza l’amore, la passione e la dedizione con cui veniva fatto, per mezzo di un ritmo frenetico che, soltanto agli animi ancora oggi attenti, permette di apprezzarne l’antico valore. Assai condiviso il messaggio del testo, così come gradita mi rimane la poesia, a suggellare la chiusa della pubblicazione. Graziosissimo scritto, poeticamente riflessivo, sull’apprezzamento del pane, vissuto come fonte di allegria e nutrimento aspettato. Cordiali saluti!
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