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al testo di Giulia Archer
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Breve commento sulla il-logica del nostro modo di pensare. « ne laissez pas l’imprévu décider pour vous » « Non lasciate che l’imprevisto decida per voi ». Slogan della campagna in corso in Francia per la gratuità degli anticoncezionali per le adolescenti. « Non lasciate che » : forma imperativa che suppone nell’ascoltante il potere di dominare l’imprevisto, il quale, in quanto tale, non è dominabile. Se fosse dominabile non sarebbe imprevisto. Ma qui si esprime esplicitamente l’illusione della scienza (della fede nella scienza) di avere la potenza di dominare l’imprevisto. « che l’imprevisto decida per voi » : la decisione, in quanto tale, è scelta tra due (o più) ‘possibilità’. Ora se l’imprevisto è tale non puo’ decidere, non si puo’ cioè conoscere, affermare, la sua scelta, altrimenti sarebbe un ‘previsto’. Oppure : se l’imprevisto ammette più ‘possibilità’ non è prevedibile quale scelga, in quanto imprevisto ; se invece non ammette più ‘possibilità’, non sussite ‘scelta’, ma solo necessità (quindi assenza di imprevisto).
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