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al testo di Fiammetta Lucattini
Dal Senegal [a Saidou]
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Battevi con le nocche insanguinate e scure, la porta di quella lurida camera di sicurezza. Sopravvissuto al tuo sogno, cullato nel delirio di una carretta d'oltremare, senza lavoro fisso ti avevano gettato i giusti tutori della legalità in galera senza permesso di soggiorno, delitto imperdonabile. Con la gola chiusa, i polmoni serrati allo spasimo, avevi implorato, in silenzio, l'aria, crollato invano ai piedi di aguzzini decerebrati, morto per soffocazione. "Una grave forma di asma" sentenziarono i cosiddetti esperti, menti bacate di un sistema antropofago. E' fu sera, e fu mattina. Il settimo giorno Dio riposò.
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