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al testo di Danilo Mar
Quando il corpo divorzia dal cervello
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quando inconsciamente trema una mano quando la testa non risponde più al collo quando il volto non ha più espressione e le gambe flettono senza più forza quando più che lucida è la mente che rincorre ricordi ormai lontani quando vorresti bestemmiare e non hai voce quando prendi la testa tra le mani per un attimo di leggero respiro e vedere ancora una volta il sole quando un bastone è tutta la vita per non cadere quando vorresti muovere quel piede che invece è a terra inchiodato quando i muscoli si irrigidiscono e tutto diventa un andare lento mentre s’affacciano strani pensieri perché sai che domani sarà peggio di ieri quando vorresti correre come un tempo non troppo lontano quando…quando…quando… quando il corpo divorzia dal cervello restano solo brandelli di vita resta solo una gelida quasi perfida solitudine resta solo un disegno di morte che qualcuno ha deciso per me e mi resti solo tu amore mio che mi ami a dispetto d’un destino che s’è preso tutto ma che m’ha fatto incrociare il tuo cammino
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Censa Cucco
- 28/11/2011 16:56:00
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il cervello è lucido e la mente presente, ma il corpo... meno male che cè lei, un amore vicino... spero di avere la tua fortuna nella vecchiaia che si avvicina, di non rimanere sola. Commovente poesia. un saluto censa cucco
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giuliano
- 27/11/2011 23:53:00
[ leggi altri commenti di giuliano » ]
Bellissima. Mi ha ricordato gli ultimi anni di vita di mio padre, il corpo paralizzato e la mente lucida... Grazie.
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Lino
- 27/11/2011 20:48:00
[ leggi altri commenti di Lino » ]
"quando più che lucida/è la mente che rincorre/ricordi ormai lontani". La tua è una mente lucidissima, caro Danilo, che segue perfettamente eventi vicini e lontani. Non sapevo che frequentavi lottimo ambiente letterario di LaRecherche. Un affettuoso saluto, a vederci di persona a Napoli nellincontro di Marzo.
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Loredana Savelli
- 27/11/2011 19:37:00
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E un tema molto toccante, questo. E infatti mi ha toccato. Ciao
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