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ventisei-zerotre

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Delusioni immotivate.
Chiarimenti inefficaci.
Ansante,
Delirante,
Parti.

Un pomeriggio buio.
Una mente annebbiata.
Ancora più ansante,
Ben più delirante,
Procedi.

Bruciano le lacrime
Come spilli conficcati sotto le unghie.
Solcano il viso stanco.
Non più ansante,
Mai più delirante,
Esci di scena.

Motivazioni per voltarsi indietro?
Ritenute nulle.
Motivazioni per guardare avanti?
Figuriamoci.

Adesso,
Marcisci in me,
Sconvolgendo,
Quotidianamente,
La parte
Consapevolmente repressa di me.
Il riflesso di te.




 Carla de Falco - 26/02/2012 18:07:00 [ leggi altri commenti di Carla de Falco » ]

sei poetessa d’una evidente (compiaciuta) potenza.

 cristina bizzarri - 26/02/2012 13:56:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Rendi questo progressivo distacco con parole cariche di tutta la sua lacerazione. La consapevolezza e l’ironia non bastano e lo illustrano le tue immagini graffianti, acuminate, fino a culminare in quel "marcisci in me" solo un poco addolcito dal "riflesso di te" che, comunque, in qualche modo permane. Una poesia d’amore morente che comunica in chi legge la pena - e l’inabissamento - tanto più crudele in quanto vissuta con lucidità.

 Loredana Savelli - 26/02/2012 13:26:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Quasi spavalda la tua scrittura e molto drammatica, la sento come un monologo teatrale. "Espressionista".
Ciao

 Silvia De Angelis - 26/02/2012 12:50:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

La fine d’un amore che sembra rallentare attimi di vita che corre....e che può offrire occasioni e incontri migliori

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