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al testo di Loredana Savelli
ritratto di mutilato di guerra
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chi può reggere un colore che è come un pugno? non io, occhi obliqui dentro i tuoi nella stanza verde-ospedale troppo lutto nei lampi e nei fuochi nelle acque troppo pianto nel rosso dei burqa.
(su una foto di Steve Mc Curry)
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Silvia De Angelis
- 28/02/2012 11:09:00
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Un dire doloroso dai toni raffinati, in un crescendo di versi creativi, che si imprimono a forza nellanima...
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Giovanni Degli Esposti
- 28/02/2012 10:34:00
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Il dolore re-inventa le sensazioni che ci animano e crea unorgia di colori là dove il colore non dovrebbe essere, come la corsia di un ospedale (magari afgano), tutto è portato allestremo in quegli occhi che contengono unaccusa e il "non perdono" (tutto è "troppo" per lanima del poeta). E quel dolore richiama il nostro (da tuttaltra fonte generato e in tuttaltri lidi consumato)e tutto è "troppo" e lo spazio diventa asfittico... Bella poesia di "partecipazione" (quasi un transfert emotivo)! Grazie Loredana! (Non conosco quella foto, ma di Mc Curry ho ben in mente la foto della ragazza Afghana, che fece il giro del mondo e penso anche premiata... quegli occhi stupendi e terribili,sgranati ad interpellare la nostra estraneità a tali tragedie, ben mi può far immaginare gli occhi del tuo "Mutilato di guerra").
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Fiammetta
- 28/02/2012 10:26:00
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Orrori e colori sapientemente mixati e ricchi della tua fedele pietas.
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Loredana Savelli
- 28/02/2012 06:51:00
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Ad Andrea. Sì, indovinato. Nella foto del mutilato ci sono anche le altre. Le ho "viste" tutte insieme, come quella che sta allingresso della mostra, formata da tante mini-foto. Ciao e grazie a tutti (Alessandro, quanta cultura!)
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Alessandro Mariani
- 28/02/2012 00:15:00
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Garcia Marquez ha una volta affermato di avere scritto Lautunno del patriarca partendo dallimpressione che gli ha dato una foto. Ora, pur non conoscendo la foto ( o forse lavrò vista, ma voglio considerare questa poesia dal punto di vista strettamente verbale), ho visto che le immagini iniziali e finali sono tinte di verde. Quel verde geniale. E non ho ben capito ( e sono felice di questo) se quel verde sia solo unintroiezione dellidea dellocchio obliquo ( mutilato?). Mi è sembrata quasi una poesia epica daspirazione modernista, dove sono gli oggetti a cercare di sopprimersi luno con laltro, a cercare di incastonarsi nella mente. Come al solito ti faccio i miei complimenti. Un caro saluto
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Alessandro Mariani
- 28/02/2012 00:15:00
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Garcia Marquez ha una volta affermato di avere scritto Lautunno del patriarca partendo dallimpressione che gli ha dato una foto. Ora, pur non conoscendo la foto ( o forse lavrò vista, ma voglio considerare questa poesia dal punto di vista strettamente verbale), ho visto che le immagini iniziali e finali sono tinte di verde. Quel verde geniale. E non ho ben capito ( e sono felice di questo) se quel verde sia solo unintroiezione dellidea dellocchio obliquo ( mutilato?). Mi è sembrata quasi una poesia epica daspirazione modernista, dove sono gli oggetti a cercare di sopprimersi luno con laltro, a cercare di incastonarsi nella mente. Come al solito ti faccio i miei complimenti. Un caro saluto
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Andrea Piccinelli
- 27/02/2012 23:14:00
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Davvero molto bella! Hai visto la mostra al MACRO? Ciao Loredana!
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Luciana Riommi Baldaccini
- 27/02/2012 20:20:00
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Ieri la musica, i suoni, oggi limmagine, i colori: su tutto la tua capacità di vedere e rappresentare i contrasti. Molto bella! Ciao
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Carla de Falco
- 27/02/2012 18:57:00
[ leggi altri commenti di Carla de Falco » ]
come mi piacciono le tue chiuse!!! quei "troppi colori" evocano ed aprono limmagine non detta, solo allusa. bella.
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