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al testo di Maurizio Sciascia
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Di quei giorni il sole non tramontava mai, l’inverno involontario letargo non Lasciava traccia sulla pelle Assassinio perfetto baci proibiti e carezze innocenti Di quei giorni il corpo divorato dalla febbre maligna oggi conserva ricordi ed incubi la notte, puntuale esattore, viene a cercarlo
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Ferdinando Battaglia
- 13/03/2012 15:18:00
[ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]
Il forte contrasto tra lintramontabile sole di quei giorni e la puntualle esazione della notte, offrono la chiave di lettuiara di questa poesia: siamo fatti per la vita(seppure tra ricordi ed incubi), non per la morte, che lascia il retrogusto di un assasinio.
Ciao Maurizio
ps. Mi sembra ci siano due errori di digitazione
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Silvia De Angelis
- 13/03/2012 13:19:00
[ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]
Sensazioni che hanno lasciato un ricordo tangibile nellanima...lirica dai toni originali
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Loredana Savelli
- 13/03/2012 07:34:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
Permettimi di dire stupenda: non cè assolutamente niente fuori posto o in eccesso in questa poesia che racchiude unintensità straripante in quel "corpo divorato dalla febbere maligna", sul quale gravano ricordi e incubi di un "assassinio perfetto". Ciascuno può vederci qualcosa di personale, per me è un assassinio sentimentale.
Ciao Maurizio!
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