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al testo di Marco Palumbo
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* Ode a Venere * (Ranocchio Erotico) Co la donna che amo. La luce calda della sera adora risplendere sul suo volto e la brezza marina ha rubato una carezza alla luna invidiosa. ~ Dolci parole scritte nel miele… Ma, anima mia, co orfani della candida amante? ~ Ti desidero, Elisa. Ma dove brilla l’oro dei tuoi capelli? Quale scrigno ha gli occhi tuoi di tormalina? E quale abisso è geloso del corallo delle tue labbra? Dov’è la luna che cinge di perle i tuoi seni adorati? ~ A che per te arde nel cielo ed il mare, che culla le tua A che canta i tuoi pensieri ed a che i sogni tuoi colma di stelle. Tο της Θήρας πέλαγος, 26 Giugno 2003. * Desideratoque Acquiescimus Lecto * (Ranocchio Cupo) Diva, perché mi trattieni? Questo tuo figlio vuole morire. Le tue seducenti carezze, i tuoi dolci inganni, ogni giuoco di luce, la tua danza s’uno spicchio di luna e questi fiori, ch’appassiranno; tutto m’è noto e caro. Però no, Diva; quanto tu m’offri non vale quest’im I miei sensi solo vogliono bere tutta la passione, che fingi in abbondanza. Poi, final l’ultimo sonno, senza risveglio. |
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