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a che cosa mi sono arreso

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mi basta scaldare l'acqua
ci metto dentro il detersivo
lavo i piatti, pulisco i bicchieri le forchette
i coltelli, con le mani
li metto al loro posto, ordinati nella calma
dello scolapiatti, ad asciugare
e fare questo mi sembra di mettere
un po' d'ordine anche nel
mondo

a che cosa mi sono addomesticato
se l'unico inganno che sono stato capace di inventare
è stato quando ero un bambino,

mio padre mi porta con lui a pescare
ci fermiamo sulla riva sabbiosa del Vipacco
dopo un po' con le sue dita stacca
l'amo dalla carne della bocca
alla trota pescata e la mette al sicuro
nel retino metallico al suo fianco

mentre lui guarda l'acqua
prendo quel pesce ancora d'argento
e lo ributto nel fiume

tutta la mia forza è questo

gli dico "papà, la ripeschiamo la prossima volta
sarà più grande
sarà più grossa".



(tratta da "Una tregua", in Almanacco dello specchio 2010-2011, Mondadori 2011, pagg. 132-133)

 Leonora Lusin - 20/01/2012 21:53:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Chiara come l’acqua del torrente in cui è gioiosamente tornata la trota...

 Alessandra Ponticelli Conti - 20/01/2012 16:33:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Da una parte il mondo innocente dei bambini, dall’altro quello costruito sull’inganno degli adulti nel quale è possibile comunicare solo se ci si arrende alla menzogna. Chi, come il poeta, ha ceduto una sola volta (e solo per combattere la crudeltà dei grandi) è destinato a rimanere per sempre un eterno fanciullo al quale non resta che un’illusione: rimettere in ordine il mondo, giocando. Una riflessione profonda e amara: "crescere", significa, inevitabilmente, abituarsi alla falsità.

 Roberto Perrino - 20/01/2012 13:35:00 [ leggi altri commenti di Roberto Perrino » ]

molto molto bella, è una narrazione dolce e piena di forza insieme, in un’atmosfera di bilancio al ripensare un gesto di potere e libertà, una bella proposta

 Alessandro Mariani - 20/01/2012 11:01:00 [ leggi altri commenti di Alessandro Mariani » ]

Ciao Loredana. Ho apprezzato questa poesia, l’ho trovata molto simile ad una narrazione in prosa. La sua semplicità, il suo stile dimesso mi è piaciuto molto. Ho notato questa passaggio dalla prima alla terza stanza, un cambio di ambientazione. E ho pensato ad un’associazione di idee che a stento, per la profondità, riesco a decifrare. Ciao

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