LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Salvatore Solinas
|
|||
LE QUATTRO STAGIONI
INVERNO
La fontana è gelata Il cielo vuoto I gemiti dei tir sull’autostrada a filo d’orizzonte. La terra è una piana desolata umida e grigia Inverno che vivi senza gioia specchiato nei ghiacci di interminabili notti nel cielo dei tuoi firmamenti
PRIMAVERA
Germogli e foglie Dirompenti, docili umori Fuochi serpeggianti sotto pelle Desideri e respiri Profumi nuovi e antichi Balconi aperti e musiche Animaletti dei boschi Appesi ai rami degli olmi Ruote panoramiche tese Su paesaggi di campanili E spazi fioriti Cieli stellati, illuni Tutto questo tu sei Primavera!
ESTATE
Gridi dalle grondaie Vesti leggere Profumi, deodoranti Autobus grondanti sudore Soli e lune che s’inseguono Nel cielo del primo mattino Fuochi notturni Musiche di sagre Lezzo caldo di concime E già il tuono sfinisce Estate, il tuo caldo respiro E le nuvole nere che avanzano Da un vento nuovo sospinte!
AUTUNNO
Radici che si apprestano a dormire Ori sfiniti Che non guardano il sole Nebbie febbrili Sottili malinconie Partenze agli aeroporti Sulle rive del mare Archi d’uccelli migratori Nel cielo che imbrunisce Misteriose nostalgie Di terre remote Una rosa fiorita Un’illusione di eterno rimanere
|
|