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Lordine naturale voluto da Dio

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Questione: L’ordine naturale voluto da Dio.

 

Parto dalla guerra di Secessione americana. È noto che negli Stati del Sud prevaleva un’economia di piantagione fondata sulla schiavitù. Privi di qualsiasi diritto civile, nel 1860, gli schiavi neri erano circa 4 milioni, contro 6 milioni e mezzo di bianchi. La schiavitù era giustificata con teorie razziste e attribuita all’ordine naturale voluto da Dio.

Riguardo ai rapporti affettivi, ancora oggi si parla di ordine naturale voluto da Dio. L’omosessualità, si dice, è fuori da questo ordine naturale. Ma andando a ben vedere, così come l’ordine naturale voluto da Dio stabiliva che i neri fossero schiavizzabili perché considerati in qualche modo inferiori, cosa ovviamente non vera, così oggi si considera il rapporto omosessuale fuori dall’ordine naturale voluto da Dio, quando in realtà l’omosessualità è un fatto naturale nella persona umana, lo afferma scientificamente l’ordine degli psicologi, ma ancora prima lo dimostra il fatto che gli omosessuali in natura esistono e la stragrande maggioranza di loro vivono con serenità e normalità la vita personale e sociale (ad eccezione di piccole percentuali di disagio e disturbi della sfera affettiva ma così come accade nell’ambito eterosessuale); dunque l’essere omosessuale è un fatto naturale, previsto nell’installazione genetica di una persona. È semmai l’ordine religioso del mondo ad essere fuori dalla natura, forzando l’uomo a caricarsi, contro natura, di ideologie e comportamenti, per la maggior parte semplicemente fondati sull’interesse economico e di potere. Non tutti vogliono/possono seguire tale ordine religioso del mondo, la religione perde la sua potenziale forza positiva fondata sulla parola “amore”, quando obbliga altre persone a seguire i propri dettami, addirittura imponendo nella società civile la propria struttura dogmatica. In gran parte del mondo civile occidentale, fuori dall’Italia, gli omosessuali hanno diritti civili garantiti per legge, nonostante ciò i matrimoni eterosessuali continuano a esserci e la famiglia, cosiddetta tradizionale, non è sfaldata. Il matrimonio omosessuale è un diritto civile che ogni società deve garantire, proprio perché è naturale che alcuni cittadini di un sistema sociale siano omosessuali, e non vedo come possa tale tipo di matrimonio incidere sul matrimonio eterosessuale, addirittura minandolo alla base, questo è un punto per me ostico, non riesco a comprendere tali affermazioni da parte delle gerarchie ecclesiastiche, peraltro mai esplicitate con ragionamenti logici. Forse che gli eterosessuali inizieranno a contrarre matrimoni omosessuali? Forse sì, qualcuno che è stato costretto a contrarre matrimonio eterosessuale ma intimamente omosessuale forse lascerà il proprio partner per unirsi in modo naturale a un'altra persona del suo stesso sesso.

Ho scritto questo post, perché vorrei che qualcuno mi aiutasse a capire per quale motivo il matrimonio omosessuale può minare alla base il matrimonio eterosessuale!

 

  

 

 cristiana fischer - 24/01/2015 21:36:00 [ leggi altri commenti di cristiana fischer » ]

da tempo mi pongo questa domanda a cui non so rispondere, approfitto quindi di questa occasione per rivolgerla a te: come mai, proprio oggi in cui le coppie eterosessuali che si sposano sono minoranza rispetto alle convivenze, c’è un così grande desiderio di matrimonio nelle (non in tutte) coppie omosessuali?
quanto alla domanda che rivolgi tu, se i matrimoni omo possano insidiare quelli etero, mi viene da ridere: e come mai potrebbero riuscirci? con le "fatture"?

 Maria Musik - 19/01/2015 18:22:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Mi piacerebbe dirti, caro Roberto, con evangelica citazione: "Dove sono ora, oh uomo, quelli che ti condannavano?" Ahimè, in questo caso non è applicabile. Non è che abbiano deposto le pietre posti di fronte al proprio sè: non si confrontano... preferiscono i convegni a porte chiuse dai quali cacciano chi pone una domanda scomoda (vedi fimati del convegno al Pirellone).
Quindi, la citazione giusta era e rimane: "Voce di colui che grida nel deserto!"

  Cristina Bizzarri - 19/01/2015 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Non mi siedo perché ormai si è fatto tardi. Vado a dormire. Io quando dormo in genere dormo sul fianco destro. A che gruppo apparterrò? Sarò normale? Mah. Buonanotte, sono certa che la religione, quella che parla di amore, se ne frega di come uno ... dorme, del suo modo di girarsi nel letto.
Ma forse, la parola "religione", una volta che capiremo che l’unico comandamento è l’amore, e che non è neppure un comandamento se capiremo che non ci sono comandamenti e che è detto solo come provocazione, forse la parola "religione" se ne andrà finalmente in pensione perché avrà svolto fino in fondo il suo lavoro. Buona notte, da qualunque parte vi giriate!

:-)

 Loredana Savelli - 18/01/2015 20:21:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Non credo che arriverà una risposta sensata.

 Roberto Maggiani - 18/01/2015 19:14:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Non risponderà nessuno, perché a nessuno interessano i problemi delle cosiddette minoranze... in verità penso che i problemi del forte disagio sociale che attanaglia l’Italia stia proprio in questo menefreghismo nei confronti dei problemi di una parte della società, non si pensa che risolto il disagio di "uno" sia risolto il disagio di tutti. Si ragiona sui diritti degli uomini come si ragiona sulla vendita di prodotti o servizi: se c’è richiesta tale da giustificare quel prodotto o quel servizio allora si procede altrimenti no. Questo ragionamento capitalistico rovina le società, le mina alla base.

 Maria Musik - 18/01/2015 17:53:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Ah, di certo io non posso aiutarti: è una domanda che neanche mi pongo dato che, se me la ponessi, vorrebbe dire che, in qualche modo, ritenga che il matrimonio gay (piuttosto che la convivenza etero o la castità clericale) possa minare la mia famiglia.
Facciamo così: mi siedo qui, accanto a te, e aspetto che arrivi qualcuno a rispondere alla tua domanda. Intanto spostati un po’ che mi accendo una sigaretta e a te il fumo dà fastidio.
Un the? No? Troppo tardi?
Ho un po’ freddo: che dici, accendo il termo?
Scusa se intanto lavoro un po’... ma che c’ha sta connessione oggi? Cade ogni tre per due!
Cavoli: ho finito le sigarette. Scendo a comprarle.
Tornata. Ancora nessuno?
Preparo qualcosa per cena?
Beh... come si dice: "S’è fatta ’na certa." Vado a casa a dormire.
Buonanotte!

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